Sanità

Fondo per la Non Autosufficienza: come funziona

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Garantisce su tutto il territorio nazionale prestazioni essenziali di assistenza alle persone non autosufficienti. Ma come funziona? Le persone come accedono alle risorse?


Cos’è

Istituito con la legge finanziaria 2007 n. 296 del 27.12.2006, è un Fondo annuale destinato a garantire su tutto il territorio nazionale prestazioni essenziali di assistenza alle persone non autosufficienti, al fine di rendere più omogenei e integrati gli interventi sociosanitari delle Regioni.

Importi annui destinati

La prima dotazione finanziaria del Fondo, stabilita dalla legge istitutiva, è stata di 100 milioni di euro per l’anno 2007. Successivamente le leggi finanziarie annuali ne hanno determinato i singoli importi. La legge di stabilità 2015 ha reso permanente il finanziamento del Fondo che, per il 2016, era stato previsto inizialmente in 250 milioni. Con la legge di stabilità 2016, oltre ad essere stato reso strutturale, il Fondo è stato aumentato dell’importo di 150 milioni e portato a 400.

IMPORTI ANNUI (in milioni di €)
2008 2009 2010 2011 2012
300 400 400 100 0
2013 2014 2015 2016 2017
275 350 400 400 500*
* 450 milioni in Legge di Bilancio 2017 + 50 milioni con il "Decreto mille proroghe"

Chi lo gestisce

Le Regioni e il Ministero del Lavoro.
Con Decreto annuale del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Fondo viene ripartito tra tutte le regioni italiane con esclusione delle Province autonome di Trento e Bolzano.
Una quota annua di esso può essere assegnata al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per il finanziamento di attività specifiche, di norma si tratta di progetti innovativi e/o sperimentali.

A quali interventi è destinato

Il decreto ministeriale di riparto stabilisce di anno in anno gli interventi finanziabili.
Il Decreto di ripartizione del Fondo per il 2015 prevede che le Regioni lo utilizzino come:

  1. supporto alla persona non autosufficiente e alla famiglia attraverso l’incremento, anche in termini di ore, dell’assistenza domiciliare;
  2. supporto alla persona non autosufficiente e alla famiglia anche con trasferimenti monetari condizionati all’acquisto di servizi di cura e assistenza domiciliare nelle forme individuate dalle singole regioni, o alla fornitura diretta degli stessi da parte della famiglia e del vicinato sulla base del Piano di assistenza personalizzato;
  3. supporto alla persona non autosufficiente e alla famiglia anche con interventi complementari all’assistenza domiciliare inclusi ricoveri temporanei di sollievo in strutture socio-sanitarie ed altre eventuali azioni individuate nel PAI.

Il 40% del fondo 2015 è destinato esplicitamente alle disabilità gravissime inclusa la sclerosi laterale amiotrofica (SLA).

Cosa devono fare le Regioni per avere le risorse

Devono inviare al Ministero del Lavoroun proprio Programma Attuativo coerente con le finalità del Decreto. Entro 30 giorni dall’invio, il Ministero, accertata la coerenza del Programma, trasferisce le risorse alle Regioni.

Cosa deve fare il cittadino per accedere alle risorse

Chiedere informazioni al proprio Comune o Distretto/Ambito sociale, anche attraverso il Punto Unico di Accesso (PUA), se costituito.

Questo articolo è realizzato da:

Sindacato Pensionati Italiani CGIL

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