Sanità

Tutto sul medico di base

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Scegliere bene il proprio medico di base è molto importante, qui tutto quello che c'è da sapere.


Ogni cittadino sceglie liberamente il proprio medico di base, con due soli limiti:

  1. Ogni medico non può avere più di 1500 assistiti. Raggiunto il limite, quel medico non può più essere scelto;
  2. si può scegliere solo tra i medici che operano nel territorio di competenza della A.S.L. nel quale si risiede.

Se si vive temporaneamente in un distretto diverso da quello di residenza anagrafica: si può revocare il medico presso l’ASL di provenienza e richiederne uno presso l’ASL del luogo dove si vive. Tale opzione deve avere una durata minima di tre mesi (una durata inferiore non giustifica la deroga) e una durata massima di un anno (superato tale periodo è necessario il cambio di residenza anagrafica e la conseguente applicazione delle regole ordinarie). Solo se ricorrono gravi motivi, si può chiedere un medico che opera in un distretto sanitario diverso da quello di residenza. Per grave motivo si intende ad esempio, l’interruzione del rapporto di fiducia con l’unico medico attivo nella zona di residenza.
La revoca deve essere motivata, il medico non può opporsi, ma ha diritto di conoscere il motivo per cui un cittadino ha deciso di sostituirlo. La scelta di un nuovo medico non deve essere motivata.

Criteri consigliabili per la scelta del medico di base

  1. Luogo in cui si trova il suo studio;
  2. raggiungibilità con mezzi pubblici;
  3. orari di apertura;
  4. presenza di barriere architettoniche;
  5. disponibilità all'Assistenza domiciliare integrata (Adi);
  6. uso del computer e della posta elettronica;
  7. disponibilità alle consultazioni telefoniche;

Servizi gratuiti

  1. visita medica (sia ambulatoriale che domiciliare);
  2. prescrizione di farmaci;
  3. certificato per l’incapacità temporanea al lavoro;
  4. certificato per la riammissione a scuola ;
  5. certificato di idoneità ad attività sportive non agonistiche in ambito scolastico;
  6. richieste di visite specialistiche;
  7. richieste di analisi cliniche e di diagnostica strumentale;
  8. proposte di ricovero ospedaliero;
  9. accesso ai luoghi di ricovero;
  10. consulti con medici specialisti;
  11. assistenza domiciliare programmata;
  12. prestazioni professionali quali: prima medicazione, fleboclisi, tampone faringeo, iniezione di gammaglobuline, ecc.

Servizi a pagamento

  1. il certificato di invalidità civile;
  2. il certificato di infortunio sul lavoro;
  3. il certificato di idoneità ad attività sportive non agonistiche (ma è gratuito per i minorenni e per i disabili di ogni età; se è richiesto dagli organi scolastici; per attività organizzata dal CONI, da società sportive affiliate o da enti di promozione sportiva). Il “Libretto sanitario dello sportivo”, recentemente introdotto, consente di evitare la ripetizione della certificazione nel corso dello stesso anno. Per le attività agonistiche bisogna invece rivolgersi ai Centri di Medicina dello Sport;
  4. la visita medica da parte di un medico di base diverso dal proprio (€ 25,82 per visita domiciliare; € 15,50 per visita in ambulatorio).

Questo articolo è realizzato da:

Sindacato Pensionati Italiani CGIL

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