Tempo di lettura min.
Questo minuscolo seme, originario dell’India e molto utilizzato in cucina in tutta l’area mediterranea, si trova facilmente in commercio. È un ingrediente prezioso dei nostri piatti, per questioni gastronomiche e per motivi di salute. I minuscoli semi di sesamo sono assai ricchi di proteine (eccellenti per elevare la qualità nutrizionale dei cereali), di calcio, di acidi grassi polinsaturi (ottimi per ridurre il rischio cardiovascolare e per proteggere il sistema nervoso), di vitamine, di fibre (insolubili e solubili, assai utili per chi soffre di stipsi) e di sostanze antiossidanti. Sono proprio queste ultime ad aver interessato le ricerche dei nutrizionisti. Queste sostanze, appartenenti alla famiglia dei lignani, danno stabilità agli acidi grassi polinsaturi presenti nel seme (i grassi del sesamo non irrancidiscono facilmente) e hanno positivi effetti anche sul nostro organismo: rallentano l’invecchiamento delle cellule, ne allungano la vita funzionale e contrastano l’effetto dei radicali liberi. In cucina il sesamo migliora il sapore di molte preparazioni. È facile decorare con il sesamo biscotti e pane, ma anche inserirlo (un cucchiaio) nell’impasto della base per crostate, della pasta brisé per le torte di verdure e perfino nell’impasto della pizza.
Il sesamo può anche essere trasformato in due interessantissimi alimenti: il gomasio e il tahin. Imparando a usarli avrete la possibilità di migliorare notevolmente il gusto e la qualità nutrizionale dei piatti preparati nella vostra cucina.
Il gomasio è preparato con semi di sesamo tostati e sale marino integrale e va impiegato come valido sostituto del sale, spolverandolo su una fetta di pane integrale, sulle verdure crude o cotte, sul piatto di cereali. È facilmente reperibile in commercio, ma prepararlo nella propria cucina non è assolutamente difficile.
Preparazione |
---|
Sciacquate rapidamente il sesamo, scolatelo per bene e ponetelo in una padella. Tostatelo mescolando continuamente in modo che il calore agisca uniformemente. Non devono esserci, infatti, né fumo né semi bruciati e la tostatura è opportuno che rimanga molto leggera. Tostate a parte anche il sale. Sesamo e sale vanno uniti in una proporzione variabile, in funzione del gusto e delle esigenze personali. Potete partire con una parte di sale e 12 parti di sesamo, ma si può arrivare anche a un rapporto di 1 a 18. Sbriciolate assieme in un mortaio i due ingredienti. Conservate il gomasio in un vasetto chiuso. Preparatene una dose sufficiente per non più di una settimana. Dopo questo tempo, infatti, il gomasio inizia a perdere il suo delicato aroma. |
Lo sapevate che il riso raffinato perde molte vitamine, quasi tutte le fibre e le sostanze protettive, proprie del riso integrale?
Oltre all'apprezzatissimo (e ben noto) potere lassativo, le prugne riservano tante altre sorprese.