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È il luogo dove si programmano le attività e si erogano i servizi territoriali sociali e sanitari integrati.
È una delle strutture territoriali che meglio si presta a dare risposte a 360 gradi nella rete dei servizi socio-sanitari.
I medici di famiglia, gli specialisti, gli infermieri, i tecnici, gli assistenti sociali, gli impiegati amministrativi.
Un po’ di storia
Nata da una straordinaria intuizione di Bruno Benigni, dirigente nazionale dello Spi Cgil con alle spalle una lunga esperienza di attività politico-amministrativa nel sistema sociosanitario toscano, la Casa della Salute fu formalizzata nel 2006 in uno studio congiunto di Spi nazionale e dipartimento ITACA dell’Università La Sapienza di Roma.
Nella Legge finanziaria 2007 il Ministro della Salute pro tempore, Livia Turco, assunse lo studio come progetto sperimentale del Servizio Sanitario Nazionale finanziandolo con 10 milioni di euro. Purtroppo, a molti anni di distanza da allora, la sperimentazione non è ancora conclusa e il servizio non è ancora consolidato e strutturato ovunque. Le regioni rivelano situazioni molto differenti che accentuano la frammentazione del sistema sanitario e sociosanitario nazionale. Ci sono esperienze diverse tra loro in Piemonte, Toscana, Puglia, Emilia Romagna e Lazio, ma in altre regioni la sperimentazione deve ancora partire.
Garantisce su tutto il territorio nazionale prestazioni essenziali di assistenza alle persone non autosufficienti. Ma come funziona? Le persone come accedono alle risorse?
Sono le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale deve fornire a tutti i cittadini e sono suddivise in tre grandi aree.
Cosa offre il servizio di pronto soccorso sociale, spiegato bene
Dal 2009 le farmacie italiane possono erogare servizi aggiuntivi a quelli tradizionalmente conosciuti. Qui ti diciamo quali.