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Aggiornato il 09 luglio 2025
La Legge 328/2000 e successivi provvedimenti, stabilisce i criteri per l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani e le modalità di erogazione dei servizi di assistenza. Prevede che le strutture debbano garantire il rispetto della dignità e della privacy degli ospiti, nonché il diritto alla partecipazione attiva alla vita della comunità.
Sulla base delle diverse normative regionali, in genere la “Casa di Riposo” deve essere facilmente accessibile con i mezzi pubblici e non lontana dal centro abitato e deve essere dotata di una Carta dei Servizi che contenga anche i criteri di accesso e le tariffe. Le attività devono essere programmate rispettando sia i tempi sia gli stili di vita degli ospiti.
Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) sono strutture di ospitalità a tempo indeterminato o temporaneo. Possono essere pubbliche, private convenzionate o interamente private.
Il DPCM 12 gennaio 2017 sui LEA (art. 29 Assistenza residenziale extraospedaliera ad elevato impegno sanitario) prevede che il S.S.N. garantisce trattamenti residenziali intensivi di cura e mantenimento funzionale, ad elevato impegno sanitario alle persone con patologie non acute che, presentando alto livello di complessità, instabilità clinica, sintomi di difficile controllo, necessità di supporto alle funzioni vitali e/o gravissima disabilità, richiedono continuità assistenziale con pronta disponibilità medica e presenza infermieristica sulle ventiquattro ore. I trattamenti non erogabili al domicilio o in altri setting assistenziali di minore intensità, sono erogati mediante l’impiego di metodi e strumenti basati sulle più avanzate evidenze scientifiche e costituiti da prestazioni professionali di tipo medico, psicologico, riabilitativo, infermieristico e tutelare, accertamenti diagnostici, assistenza farmaceutica, fornitura di preparati per nutrizione artificiale e dei dispositivi medici. Tali trattamenti sono a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale.
La durata del trattamento ad elevato impegno sanitario è fissata in base alle condizioni dell’assistito che sono oggetto di specifica valutazione multidimensionale, da effettuarsi secondo le modalità definite dalle Regioni e dalle Province Autonome.
La struttura semiresidenziale prevede solo l’ospitalità diurna, ha lo scopo di favorire il recupero o il mantenimento delle capacità psicofisiche residue dell’assistito, al fine di consentirne la permanenza al proprio domicilio. Nell’ambito dell’assistenza semiresidenziale, il SSN (art. art 30 DPCM 12.1.2017) garantisce trattamenti di lungo assistenza, di recupero, di mantenimento funzionale e di orientamento in ambiente protesico, ivi compresi interventi di sollievo, a persone non autosufficienti con bassa necessità di tutela sanitaria. Tali trattamenti sono a carico del SSN per una quota pari al 50% della tariffa giornaliera.
Fonte Ministero Salute – DPCM 12/1/2017 (LEA)
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